Wildlife of India

http://dbpedia.org/resource/Wildlife_of_India

La fauna selvatica in India comprende a tutt'oggi un mix di specie dei più disparati tipi di organismi viventi. A parte una manciata di grandi animali da fattoria, come mucche, bufali, capre, pollame e maiali, l'India ha una sorprendentemente ampia varietà di animali nativi del territorio che vivono interamente allo stato selvaggio. La nazione è sede stabile della tigre del Bengala, dell'unico gruppo di leone asiatico presente ancora in Asia, oltre a molte specie di cervidae (i cervidi) e pitoni, al lupo nella sua sottospecie indiana ed alla volpe del Bengala; poi orsi, coccodrilli, cammelli, leopardi, i cani selvatici conosciuti come dhole o cuon alpinus, scimmie, alcuni tra i maggiori serpenti velenosi esistenti (uno fra tutti il cobra reale), antilopi, gaur ed infine l'elefante asiatico rdf:langString
India is home to a large variety of wildlife. It is a biodiversity hotspot with its various ecosystems ranging from the Himalayas in the north to the evergreen rain forests in the south, the sands of the west to the marshy mangroves of the east. India lies within the Indomalayan realm and is the home to about 7.6% of mammal, 14.7% of amphibian, 6% of bird, 6.2% of reptilian, and 6.2% of flowering plant species. India's forest lands nurture about 500 species of mammals and more than 2000 bird species. rdf:langString
rdf:langString Wildlife of India
rdf:langString Fauna selvatica in India
xsd:integer 9466823
xsd:integer 1120673054
rdf:langString India is home to a large variety of wildlife. It is a biodiversity hotspot with its various ecosystems ranging from the Himalayas in the north to the evergreen rain forests in the south, the sands of the west to the marshy mangroves of the east. India lies within the Indomalayan realm and is the home to about 7.6% of mammal, 14.7% of amphibian, 6% of bird, 6.2% of reptilian, and 6.2% of flowering plant species. India's forest lands nurture about 500 species of mammals and more than 2000 bird species. India is one of the most biodiverse regions of the world and contains three of the world’s 36 biodiversity hotspots – the Western Ghats, the Eastern Himalayas, and the Indo-Burma hotspot. It is one of the seventeen megadiverse countries. The country has seven World Heritage Sites, eleven Biosphere Reserves in the World Network of Biosphere Reserves and thirty seven Ramsar sites. In response to decrease in the numbers of wild animals, human encroachment and poaching activities, the government of India established a system of national parks and protected areas in 1935, which was subsequently expanded. In 1972, India enacted the Wildlife Protection Act of 1972 and Project Tiger to safeguard crucial habitat. Further, federal protections were promulgated in the 1980s. India has about 2,714 endemic lichen species. In 2020, the Lichen Park in India was developed by the Uttarakhand Forest Department in Munsiyari.
rdf:langString La fauna selvatica in India comprende a tutt'oggi un mix di specie dei più disparati tipi di organismi viventi. A parte una manciata di grandi animali da fattoria, come mucche, bufali, capre, pollame e maiali, l'India ha una sorprendentemente ampia varietà di animali nativi del territorio che vivono interamente allo stato selvaggio. La nazione è sede stabile della tigre del Bengala, dell'unico gruppo di leone asiatico presente ancora in Asia, oltre a molte specie di cervidae (i cervidi) e pitoni, al lupo nella sua sottospecie indiana ed alla volpe del Bengala; poi orsi, coccodrilli, cammelli, leopardi, i cani selvatici conosciuti come dhole o cuon alpinus, scimmie, alcuni tra i maggiori serpenti velenosi esistenti (uno fra tutti il cobra reale), antilopi, gaur ed infine l'elefante asiatico nella sua sottospecie battezzata Elephas maximus indicus. I langur di Hanuman" (Hanuman gray langur) o Semnopithecus. La ricca e variegata fauna del subcontinente indiano è conservata in ben 89 parchi nazionali e oltre 515 santuari della fauna selvatica sparpagliati per tutti i territori del paese, facendone uno dei luoghi con il maggior numero di animali selvatici viventi. L'India possiede inoltre alcune delle regioni più ricche di biodiversità del mondo ed ospita tre dei massimi punti caldi di biodiversità dei 34 dell'intero pianeta Terra e che sono i Ghati occidentali, la parte più orientale della catena montuosa dell'Himalaya e la zona indo-birmana, quella proprio a ridosso del confine orientale con la Birmania. L'India contiene 172 specie minacciate, pari al 2,9% di quelle designate dallo IUCN-Unione Internazionale per la Conservazione della Natura: questi includono l'elefante e il leone asiatico summenzionati, con la tigre reale bengalese, il rinoceronte indiano, il coccodrillo palustre e il gaviale, e l'avvoltoio Gyps bengalensis, che ha sofferto una quasi estinzione a causa dell'ingestione di carogne di bovini trattati con diclofenac. Uno degli oramai rarissimi esemplari di leone asiatico. Negli ultimi decenni la sempre più massiccia invasione umana del territorio disponibile ha rappresentato una minaccia per la fauna selvatica dell'India; in risposta, il sistema di parchi nazionali e le aree protette , in primo luogo stabilito nel 1935, è stato notevolmente ampliato. Nel 1972, l'India ha promulgato la "legge sulla protezione della fauna selvatica" e subito dopo il "Project Tiger" a salvaguardia dell'habitat naturale; ulteriori protezioni federali furono promulgate nel 1980. L'India ora ospita anche 18 riserve della biosfera (tra cui l'intera Kangchenjunga, il parco nazionale di Manas e il parco nazionale di Panna), 9 delle quali fanno parte della rete mondiale di riserve della biosfera (tra cui il golfo di Mannar, il parco nazionale del Nanda Devi e il parco nazionale di Simlipal, le Sundarbans e le isole Nicobare), mentre 26 zone umide sono registrate nell'ambito della Convenzione di Ramsar. La fauna varia e ricchissima della nazione ha avuto un profondo impatto anche sulla cultura popolare dell'intera regione. Il nome comune indiano per designare un'area di foresta in cui è del tutto estranea la presenza umana (così come accade solitamente soltanto nel deserto) è ad esempio quello di "giungla", termine che è stato presto adottata dalla lingua inglese. La parola è stata anche resa famosa in Il libro della giungla dello scrittore inglese e premio Nobel per la letteratura 1907 Rudyard Kipling. La fauna selvatica dell'India è stata oggetto di numerosi altri racconti e favole, come il Panchatantra.
xsd:nonNegativeInteger 24346

data from the linked data cloud