Scout (aircraft)
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The term scout, as a description of a class of military aircraft, came into use shortly before the First World War, and initially referred to a fast (for its time), light (usually single-seated) unarmed reconnaissance aircraft. "Scout" types were generally adaptations of pre-war racing aircraft – although at least one (the Royal Aircraft Factory S.E.2) was specifically designed for the role. At this stage the possibility of air-to-air combat was considered highly speculative, and the speed of these aircraft relative to their contemporaries was seen as an advantage in gaining immunity from ground fire and in the ability to deliver timely reconnaissance reports.
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Il termine scout, inteso come descrizione di una classe di aerei militari, è entrato in uso nella bibliografia in lingua inglese poco prima della prima guerra mondiale, riferito ad un velivolo veloce, per l'epoca, leggero, normalmente monoposto, da ricognizione, inizialmente disarmato. Il termine rimase in uso per molto tempo anche in successive pubblicazioni relative all'aviazione della prima guerra mondiale.
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Scout (aeronautica)
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Scout (aircraft)
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The term scout, as a description of a class of military aircraft, came into use shortly before the First World War, and initially referred to a fast (for its time), light (usually single-seated) unarmed reconnaissance aircraft. "Scout" types were generally adaptations of pre-war racing aircraft – although at least one (the Royal Aircraft Factory S.E.2) was specifically designed for the role. At this stage the possibility of air-to-air combat was considered highly speculative, and the speed of these aircraft relative to their contemporaries was seen as an advantage in gaining immunity from ground fire and in the ability to deliver timely reconnaissance reports. Almost from the beginning of the war, various experiments were carried out in the fitting of armament to scouts to enable them to engage in air-to-air combat – by early 1916 several types of scout could fire a machine gun forwards, in the line of flight, thus becoming the first effective single-seat fighter aircraft – in effect, an entirely new class of aircraft. In French and German usage these types were termed "hunters" (chasseur, Jäger), but in the Royal Flying Corps and early Royal Air Force parlance "scout" remained the usual term for a single-seat fighter into the early 1920s. The term "fighter", or "fighting aircraft" was already current, but in this period referred specifically to a two-seater fighter such as the Sopwith 1½ Strutter or the Bristol Fighter. This usage "scout" (or sometimes "fighting scout") for "single-seat fighter" can be found in many contemporary accounts, including fictional depictions of First World War air combat such as the Biggles books. These often refer to French or German "scouts" as well as British ones. The usage also survives in some much later non-fictional writing on First World War aviation.
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Il termine scout, inteso come descrizione di una classe di aerei militari, è entrato in uso nella bibliografia in lingua inglese poco prima della prima guerra mondiale, riferito ad un velivolo veloce, per l'epoca, leggero, normalmente monoposto, da ricognizione, inizialmente disarmato. Gli "Scout" furono generalmente delle conversioni o adattamenti di aerei da competizione sviluppati prima dello scoppio del conflitto, tuttavia almeno un modello, il , venne specificatamente progettato per ricoprire questo ruolo. A quel tempo le possibilità di un combattimento aereo erano considerate altamente improbabili, e la velocità di questi apparecchi rispetto agli altri aerei coinvolti nelle fasi iniziali della Grande Guerra era considerata un notevole vantaggio per sfuggire ai colpi sparati dal suolo e per la capacità di fornire tempestivamente rapporti sulle loro missioni di ricognizione aerea. Quasi fin dall'inizio della guerra, vennero condotti diversi esperimenti al fine di equipaggiare gli Scout con armamenti fissi per consentire ai loro piloti di impegnarsi in un combattimento in volo. Già dai primi mesi del 1916 diversi modelli furono armati con almeno una mitragliatrice in grado di sparare frontalmente, diventando così di fatto i primi caccia monoposto e inaugurando in questo modo una nuova classe di velivoli militari. In ambito nazionale, i francesi e i tedeschi adottarono il termine "cacciatore" (chasseur, Jäger), tuttavia nei Royal Flying Corps e nella neofondata Royal Air Force la definizione di "scout" rimase il termine usuale per definire un caccia monoposto fino ai primi anni venti. Il termine fighter, o fighting aircraft, era in effetti già utilizzato ma in quel periodo si riferiva specificatamente ad un modello da caccia biposto, come ad esempio il Sopwith 1½ Strutter o il Bristol F.2 Fighter. L'utilizzo del termine "scout", o, talvolta, "fighting scout", per definire i caccia monoposto, si può ritrovare spesso in molte pubblicazioni dell'epoca, inclusi racconti e biografie di aviatori e personale militare britannico, tra cui le rappresentazioni romanzate degli eventi bellici descritte nella collana Biggles, dove il termine "scout" era riferito indifferentemente sia ai caccia britannici che a quelli della francese Aviation militaire dell'Armée de terre o degli Jagdstaffel (o Jasta) della tedesco-imperiale Luftstreitkräfte. Il termine rimase in uso per molto tempo anche in successive pubblicazioni relative all'aviazione della prima guerra mondiale.
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