Salut d'amor
http://dbpedia.org/resource/Salut_d'amor an entity of type: Poem
El salut d'amor és un gènere liriconarratiu cultivat pels trobadors occitans i també en la poesia francesa i en la catalana posttrobadoresca.
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A salut d'amor (Occitan: [saˈlyd daˈmuɾ], Catalan: [səˈlud dəˈmoɾ, saˈlud daˈmoɾ]; "love letter", lit. "greeting of love") or (e)pistola ("epistle") was an Occitan lyric poem of the troubadours, written as a letter from one lover to another in the tradition of courtly love. Some songs preserved in the Italian Quattrocento and Cinquecento chansonniers are labelled in the rubrics as saluts (or some equivalent), but the salut is not treated as a genre by medieval Occitan grammarians. The trouvères copied the Occitan song style into Old French as the salut d'amour. There are a total of nineteen surviving Occitan saluts and twelve French ones, with a Catalan examples (of the salutació amorosa) also.
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Un salut d'amor (lettera d'amore, lett. saluto d'amore) o (e)pistola è una forma di poesia lirica occitana dei trovatori, scritta a mo' di lettera da parte di un amante per la sua amata nel solco della tradizione dell'amor cortese. Alcune canzoni conservate nei canzonieri italiani del Quattrocento e Cinquecento sono classificate nelle rubriche come saluts (o termini equivalenti), ma il salut non è considerato come un genere dai grammatici occitani medievali. I trovieri copiavano lo stile della canzone occitana in francese antico come salut d'amour. Restano un totale di diciannove saluts occitani e dodici di francesi, insieme ad alcuni altri esempi catalani (salutació amorosa).
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El salut d'amor és un gènere liriconarratiu cultivat pels trobadors occitans i també en la poesia francesa i en la catalana posttrobadoresca.
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A salut d'amor (Occitan: [saˈlyd daˈmuɾ], Catalan: [səˈlud dəˈmoɾ, saˈlud daˈmoɾ]; "love letter", lit. "greeting of love") or (e)pistola ("epistle") was an Occitan lyric poem of the troubadours, written as a letter from one lover to another in the tradition of courtly love. Some songs preserved in the Italian Quattrocento and Cinquecento chansonniers are labelled in the rubrics as saluts (or some equivalent), but the salut is not treated as a genre by medieval Occitan grammarians. The trouvères copied the Occitan song style into Old French as the salut d'amour. There are a total of nineteen surviving Occitan saluts and twelve French ones, with a Catalan examples (of the salutació amorosa) also. The poetic form probably derives from the classical Latin love letter and through a blending of the ars dictaminis and the early Occitan canso. Occitan scholar Pierre Bec argued that the salut was tripartite, possessing an introduction, body, and conclusion. Christiane Leube believes that the Latin five-part division of salutatio, captatio benevolentiae, narratio, petitio, and conclusio formed the basis for the salut, but that the salutatio and captatio blended into one segment and all but the conclusio being less rigidly delineated. Dietmar Rieger regards the salut less as a letter than as a variant of the canso intended not to be sung in performance but to be read. The Occitan saluts do not have stanzas or refrains, but several French ones do (salut à refrains). Structurally they are usually octosyllabic rhyming couplets, but a few are hexasyllabic and Raimon de Miraval wrote a heterometric salut. They often end with a one-word verse, unrhymed with anything previous, that gives the addressee: Domna or Dompna. The first salut d'amor was probably Domna, cel qe'us es bos amics, written by Raimbaut d'Aurenga and he served as a model for many later troubadours. Arnaut de Mareuil wrote five saluts, the most of any individual, and Don Alfred Monson has crowned him the maître incontesté du salut ("the uncontested master of the salut"). They served as a model for Amanieu de Sescars, who wrote two precisely datable saluts in 1278 and 1291. Falquet de Romans wrote a salut d'amor (epistola in the rubric) of 254 lines. The only female author of a salut was Azalais d'Altier. Her 101 verses of rhyming couplets were designed to reconcile two lovers and were addressed to a woman, possibly Clara d'Anduza. In French the only named author of a salut with refrains is Philippe de Rémi. Destret d'emors mi clam a vos is a 708-line long anonymous Catalan salut.
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Un salut d'amor (lettera d'amore, lett. saluto d'amore) o (e)pistola è una forma di poesia lirica occitana dei trovatori, scritta a mo' di lettera da parte di un amante per la sua amata nel solco della tradizione dell'amor cortese. Alcune canzoni conservate nei canzonieri italiani del Quattrocento e Cinquecento sono classificate nelle rubriche come saluts (o termini equivalenti), ma il salut non è considerato come un genere dai grammatici occitani medievali. I trovieri copiavano lo stile della canzone occitana in francese antico come salut d'amour. Restano un totale di diciannove saluts occitani e dodici di francesi, insieme ad alcuni altri esempi catalani (salutació amorosa). La forma poetica probabilmente deriva dalla lettera d'amore latina, attraverso un rimescolamento dall'ars dictandi e la prima canso occitana. Lo studioso occitano Pierre Bec ipotizza che il salut fosse tripartito, possedendo un'introduzione, un corpo e una conclusione. Christiane Leube crede che la divisione in cinque parti latina di salutatio, captatio benevolentiae, narratio, petitio, e conclusio formino la base del salut, ma che la salutatio e la captatio si fondono in un unico segmento e la conclusio viene meno rigidamente delineata. Dietmar Rieger considera il salut, più che una lettera, una variante della canso, concepita non per essere cantata in un'esecuzione canora ma per essere letta. I saluts occitani non hanno stanze o ritornelli, contrariamente a molti di quelli francesi (salut à refrains). Strutturalmente sono di solito distici rimati ottonari, ma alcuni sono senari, mentre Raimon de Miraval ha scritto un salut eterometrico. Spesso terminano con un verso di una sola parola, non rimato con nessuno dei precedenti, che dà il destinatario: Domna o Dompna. Il primo salut d'amor è stato probabilmente Domna, cel qe'us es bos amics, scritto da Raimbaut d'Aurenga che servì da modello a molti trovatori successivi. Arnaut de Mareuil ha scritto cinque saluts, più di chiunque altro, e Don Alfred Monson lo incorona maître incontesté du salut ("maestro incontestato del salut"). Questi serviranno da modello per Amanieu de Sescars, che scrisse due saluts precisamente databili al 1278 e al 1291. Falquet de Romans scrisse un salut d'amor (epistola nella rubrica) di 254 versi. Il solo autore donna di un salut fu Azalais d'Altier. I suoi 101 versi di distici rimati vennero concepiti per la riconciliazione di due amanti ed erano rivolti a una donna, forse Clara d'Anduza. In francese il solo autore nominato di un salut con ritornelli è Philippe de Rémi. Il Destret d'emors mi clam a vos è un lungo salut catalano anonimo di 708 versi.
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