Robert of Caiazzo
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Robert (died 1116) was a south Italian nobleman who ruled the counties of Airola, Alife, Caiazzo, Sant'Agata and Telese from 1088 until his death. He was the regent of Capua in 1090–93, and was effectively independent of any lord after 1105. He was a major patron of churches and abbeys, and also commissioned several books.
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Roberto di Alife (1065 circa – 1115) è stato un nobile normanno. Membro della famiglia normanna dei Drengot Quarrel, ereditò dal padre il dominio di Alife, Caiazzo, Telese e Sant'Agata de' Goti, dei quali fu poi riconosciuto conte. Il suo governo iniziò nel 1087. Sposò Gaitelgrima, nobildonna di origine longobarda. Furono suoi figli Rainulfo, che gli subentrò alla morte (1115), Riccardo di Ravecanina, Gaitelgrima e Bansolino.
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Roberto di Alife
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Robert of Caiazzo
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Robert (died 1116) was a south Italian nobleman who ruled the counties of Airola, Alife, Caiazzo, Sant'Agata and Telese from 1088 until his death. He was the regent of Capua in 1090–93, and was effectively independent of any lord after 1105. He was a major patron of churches and abbeys, and also commissioned several books.
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Roberto di Alife (1065 circa – 1115) è stato un nobile normanno. Membro della famiglia normanna dei Drengot Quarrel, ereditò dal padre il dominio di Alife, Caiazzo, Telese e Sant'Agata de' Goti, dei quali fu poi riconosciuto conte. Il suo governo iniziò nel 1087. Sposò Gaitelgrima, nobildonna di origine longobarda. Ritratto in due miniature coeve, di lui restano una dozzina di documenti redatti nei territori di suo dominio; talvolta cronache e documenti lo vedono presente a Capua e a Benevento. È ricordato ancora oggi per la traslazione delle reliquie di san Menna dal Taburno a Sant'Agata de' Goti, dove fece edificare la nuova chiesa intitolata a San Menna; per l'occasione commissionò la storia del Santo e una memoria scritta a Leone Marsicano. Nel 1094 restituiva il monastero di S. Maria in Cingla a Montecassino, donazione confermata qualche anno dopo. Furono suoi figli Rainulfo, che gli subentrò alla morte (1115), Riccardo di Ravecanina, Gaitelgrima e Bansolino.
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