Philip of Mahdia
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Philippe de Mahdia, né à Mahdia et mort en novembre ou décembre 1153 à Palerme, est brièvement un amiral du royaume normand de Sicile, à la fin du règne du roi Roger II (1130-1154).
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Philip of Mahdia, a North African of Greek origin, was the emir of Palermo, and successor of the great George of Antioch. He was a eunuch who rose through the ranks of the royal curia in Palermo until he was eventually one of King Roger II's most trusted men. On George's death in year 546 of the Hijrah (AD 1151 or 1152), Roger appointed him to the highest post in the kingdom. Philip was succeeded by the great Maio of Bari.
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Filippo di Mahdia (... – ...; fl. XII secolo) è stato un ammiraglio bizantino di origine greca o africana; è stato Emiro di Palermo, il secondo nella carica dopo l'ammiratus ammiratorum e successore del grande Giorgio d'Antiochia. Fu un eunuco che percorse il cursus honorum della curia reale di Palermo fino a diventare uno degli uomini più fidati del re Ruggero II. Alla morte di Giorgio nel 546 dell'Egira (1151 o 1152 d.C.), Ruggero lo innalzò al più alto grado del regno di Sicilia. A Filippo succedette Maione di Bari.
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Filippo di Mahdia
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Philippe de Mahdia
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Philip of Mahdia
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Philippe de Mahdia, né à Mahdia et mort en novembre ou décembre 1153 à Palerme, est brièvement un amiral du royaume normand de Sicile, à la fin du règne du roi Roger II (1130-1154).
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Philip of Mahdia, a North African of Greek origin, was the emir of Palermo, and successor of the great George of Antioch. He was a eunuch who rose through the ranks of the royal curia in Palermo until he was eventually one of King Roger II's most trusted men. On George's death in year 546 of the Hijrah (AD 1151 or 1152), Roger appointed him to the highest post in the kingdom. In summer 1153, he was sent on an expedition to conquer Tunisia. The governor of Bône (ancient Hippo Regius, modern Annaba) had appealed to Roger for aid against the Almohads. Philip captured the city, treated the populace well, and then returned whence he had come. He was welcomed in Palermo as a hero cum triumpho et gloria (with triumph and glory) according to Romuald, Archbishop of Salerno. Following Romuald's account, he was then charged with converting to Islam and promptly imprisoned and eventually admitted guilt and he was executed by orders of King Roger, who would have forgiven such an offence against his person, but not against God. This account is probably a later interpolation and its authenticity is debated. Arab chroniclers, like Ibn al-Athir, suggest that it was because Philip had allowed several prosperous and learned families to leave Bône after capture. Norwich finds that incredible and suggests that Roger, just months away from death, was either prematurely senile (echoing Hugo Falcandus) or incapacitated by poor health and so his ministers had Philip executed, probably for apostasy. Philip was succeeded by the great Maio of Bari.
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Filippo di Mahdia (... – ...; fl. XII secolo) è stato un ammiraglio bizantino di origine greca o africana; è stato Emiro di Palermo, il secondo nella carica dopo l'ammiratus ammiratorum e successore del grande Giorgio d'Antiochia. Fu un eunuco che percorse il cursus honorum della curia reale di Palermo fino a diventare uno degli uomini più fidati del re Ruggero II. Alla morte di Giorgio nel 546 dell'Egira (1151 o 1152 d.C.), Ruggero lo innalzò al più alto grado del regno di Sicilia. Nell'estate del 1153, fu inviato a compiere una spedizione militare in Tunisia. Il governatore di Bona (l'antica Hippo Regius, oggi Annaba) aveva chiesto aiuto a Ruggero contro gli Almohadi. Filippo conquistò la città, trattò con riguardo la popolazione e poi tornò da dove era venuto. Fu accolto a Palermo come un eroe cum triumpho et gloria (con trionfo e gloria) secondo Romualdo II, arcivescovo di Salerno. In base al resoconto di Romualdo, fu accusato di essersi convertito all'Islam e immediatamente imprigionato e infine riconosciuto colpevole e giustiziato su ordine del re, che avrebbe dimenticato un'offesa fatta a lui ma non una fatta a Dio. Questo racconto è probabilmente una tarda interpolazione e la sua autenticità è messa in dubbio dagli studiosi. Cronisti arabi, come Ibn al-Athir, sottolineano come l'accaduto fosse da spiegare alla luce del fatto che Filippo avesse permesso a numerose ricche ed illustri famiglie di lasciare Bona dopo la conquista. John Julius Norwich trova ciò del tutto incredibile e pensa che Ruggero, a pochi mesi dalla morte, avesse avuto un decadimento senile (riprendendo per ciò Ugo Falcando) o a causa della sua grave malattia non avesse potuto evitare che i suoi invidiosi ministri mettessero a morte Filippo, sotto l'accusa di apostasia. A Filippo succedette Maione di Bari.
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