Pacemaker potential

http://dbpedia.org/resource/Pacemaker_potential an entity of type: Disease

In the pacemaking cells of the heart (e.g., the sinoatrial node), the pacemaker potential (also called the pacemaker current) is the slow, positive increase in voltage across the cell's membrane (the membrane potential) that occurs between the end of one action potential and the beginning of the next action potential. This increase in membrane potential is what causes the cell membrane, which typically maintains a resting membrane potential of -70 mV, to reach the threshold potential and consequently fire the next action potential; thus, the pacemaker potential is what drives the self-generated rhythmic firing (automaticity) of pacemaker cells, and the rate of change (i.e., the slope) of the pacemaker potential is what determines the timing of the next action potential and thus the intrins rdf:langString
Il potenziale delle cellule segnapassi, o delle cellule pacemaker (nel cuore risiedono nel nodo del seno), è il potenziale d'azione preceduto da una lenta depolarizzazione fra la fine di un potenziale d'azione e l'inizio del successivo. Questa lenta ascesa del potenziale di membrana, che tipicamente si mantiene su valori di riposo di-70 mV, fa in modo che venga superata la soglia e che venga innescato di conseguenza il potenziale d'azione successivo. Così, questo fenomeno è alla base dell'automatismo delle cellule segnapassi del cuore e del valore della frequenza cardiaca poiché la velocità con la quale si verifica questa depolarizzazione (il dV/dt) determina il ritmo della successione del potenziale d'azione nelle cellule segnapassi. In un nodo del seno normale, dove ha appunto luogo la g rdf:langString
rdf:langString Potenziale delle cellule segnapassi
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rdf:langString In the pacemaking cells of the heart (e.g., the sinoatrial node), the pacemaker potential (also called the pacemaker current) is the slow, positive increase in voltage across the cell's membrane (the membrane potential) that occurs between the end of one action potential and the beginning of the next action potential. This increase in membrane potential is what causes the cell membrane, which typically maintains a resting membrane potential of -70 mV, to reach the threshold potential and consequently fire the next action potential; thus, the pacemaker potential is what drives the self-generated rhythmic firing (automaticity) of pacemaker cells, and the rate of change (i.e., the slope) of the pacemaker potential is what determines the timing of the next action potential and thus the intrinsic firing rate of the cell. In a healthy sinoatrial node (SAN, a complex tissue within the right atrium containing pacemaker cells that normally determine the intrinsic firing rate for the entire heart), the pacemaker potential is the main determinant of the heart rate. Because the pacemaker potential represents the non-contracting time between heart beats (diastole), it is also called the diastolic depolarization.The amount of net inward current required to move the cell membrane potential during the pacemaker phase is extremely small, in the order of few pAs, but this net flux arises from time to time changing contribution of several currents that flow with different voltage and time dependence. Evidence in support of the active presence of K+, Ca2+, Na+ channels and Na+/K+ exchanger during the pacemaker phase have been variously reported in the literature, but several indications point to the “funny”(If) current as one of the most important.(see funny current). There is now substantial evidence that also sarcoplasmic reticulum (SR) Ca2+-transients participate to the generation of the diastolic depolarization via a process involving the Na–Ca exchanger. The rhythmic activity of some neurons like the pre-Bötzinger complex is modulated by neurotransmitters and neuropeptides, and such modulatory connectivity gives to the neurons the necessary plasticity to generating distinctive, state-dependent rhythmic patterns that depend on pacemaker potentials.
rdf:langString Il potenziale delle cellule segnapassi, o delle cellule pacemaker (nel cuore risiedono nel nodo del seno), è il potenziale d'azione preceduto da una lenta depolarizzazione fra la fine di un potenziale d'azione e l'inizio del successivo. Questa lenta ascesa del potenziale di membrana, che tipicamente si mantiene su valori di riposo di-70 mV, fa in modo che venga superata la soglia e che venga innescato di conseguenza il potenziale d'azione successivo. Così, questo fenomeno è alla base dell'automatismo delle cellule segnapassi del cuore e del valore della frequenza cardiaca poiché la velocità con la quale si verifica questa depolarizzazione (il dV/dt) determina il ritmo della successione del potenziale d'azione nelle cellule segnapassi. In un nodo del seno normale, dove ha appunto luogo la genesi dell'impulso elettrico che attiva il cuore, quindi la velocità di questa depolarizzazione è il principale determinante della frequenza cardiaca. Poiché avviene al di fuori del potenziale d'azione, ovvero nella cosiddetta "diastole elettrica", esso viene anche chiamato "depolarizzazione diastolica".L'intensità di corrente necessaria per spostare il potenziale di membrana della cellula durante la diastole elettrica è estremamente bassa, nell'ordine di pochi pA, ma il flusso netto di corrente diretto verso la cellula, costituito da ioni positivi, prevede il contributo di diverse specie ioniche. In letteratura figurano vari articoli a supporto del coinvolgimento dei canali di K+, Ca2+, Na+ e dello scambiatore Na+/K+, ma più di recente l'attenzione si è concentrata sulla corrente “funny”(If), che pare essere quella determinante.
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