Matthew 27:53
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Matthew 27:53 is the fifty-third verse of the twenty-seventh chapter of the Gospel of Matthew in the New Testament. This verse describes some of the events that occurred upon the death of Jesus. The previous verse mentioned that tombs broke open and the saints inside were resurrected. In this verse the saints descend upon the Holy City.
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Matteo 27:53 è il cinquantatreesimo versetto del capitolo 27 del Vangelo secondo Matteo (27,53). Il passo biblico descrive uno dei fenomeni miracolosi che si verificarono alla morte di Gesù: i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi risuscitarono, apparendo nella Città Santa. La narrazione di questo miracolo è presente solo in Matteo e non ha riscontro in altri testi cristiani. L'evangelista non amplia la narrazione né in relazione agli esiti di questo prodigio né chiarendo cosa avvenne ai giusti dopo la loro apparizione.
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Matteo 27,53
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Matthew 27:53
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Schwerin Cathedral . Gothic polyptich - Sandstone relief showing the bearing of the cross, crucifixion and harrowing of hell.
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Schwerin Dom - Flügelaltar 3.jpg
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Matthew 27:53 is the fifty-third verse of the twenty-seventh chapter of the Gospel of Matthew in the New Testament. This verse describes some of the events that occurred upon the death of Jesus. The previous verse mentioned that tombs broke open and the saints inside were resurrected. In this verse the saints descend upon the Holy City.
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Matteo 27:53 è il cinquantatreesimo versetto del capitolo 27 del Vangelo secondo Matteo (27,53). Il passo biblico descrive uno dei fenomeni miracolosi che si verificarono alla morte di Gesù: i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi risuscitarono, apparendo nella Città Santa. La narrazione di questo miracolo è presente solo in Matteo e non ha riscontro in altri testi cristiani. L'evangelista non amplia la narrazione né in relazione agli esiti di questo prodigio né chiarendo cosa avvenne ai giusti dopo la loro apparizione. Nolland ha cercato di sciogliere questo mistero sostenendo che essi fecero ritorno nei sepolcri dopo una breve parentesi tra i vivi e considerando improbabile che essi avessero recuperato la loro vita mortale sulla terra. Gli studiosi moderni propendono a non assegnare storicità a questo avvenimento, preferendo una lettura simbolica. Sono state comunque proposte soluzioni alternative: ad esempio, una tesi sostiene che per "città santa" Matteo preferisca alludere non a Gerusalemme, ma al Cielo, ma una gran parte di studiosi rigetta questa ipotesi, proprio perché in un versetto dello stesso Vangelo, "città santa" è impiegata per definire Gerusalemme.
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