Matteuccio

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Matteo Sassano, genannt Matteuccio (1667 in San Severo – 15. Oktober 1737 in Neapel), war ein berühmter italienischer Kastrat, den man wegen seiner überaus schönen Sopranstimme und seiner virtuosen Gesangskunst auch „die Nachtigall von Neapel“ (il rosignuolo di Napoli) nannte. rdf:langString
Matteo Sassano, called Matteuccio (1667 - 15 October 1737), was a famous Italian castrato, also called "the nightingale of Naples" (il rosignuolo di Napoli) because of his extremely beautiful soprano voice and virtuoso singing. rdf:langString
Matteo Sassano (1667 - 1737), apodado Matteuccio fue llamado también El ruiseñor de Nápoles por su voz armoniosa e intensa de una belleza única. Sobresalió de entre sus virtuosos competidores por, aparte de dominar la coloratura y la técnica de respiración perfectamente, poseer el timbre de soprano más bello de entre todos los castrati. La dulzura y embrujo de su timbre le granjeó un sinnúmero de admiradores en toda Europa. rdf:langString
Matteo Sassano, detto Matteuccio (San Severo, 1667 – Napoli, 15 ottobre 1737), è stato un celebre cantante castrato italiano, di voce sopranile, soprannominato il rosignuolo di Napoli. Figlio illegittimo e cresciuto da estranei nella città natale, essendo la madre (vedova) dedita alla prostituzione, Sassano fu fatto evirare in patria, da un barbiere del posto, a causa della sua incantevole voce. Il barbiere napoletano Alessandro de Liguoro, cui fu poi affidato, lo portò con sé a Napoli. rdf:langString
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rdf:langString Matteo Sassano, genannt Matteuccio (1667 in San Severo – 15. Oktober 1737 in Neapel), war ein berühmter italienischer Kastrat, den man wegen seiner überaus schönen Sopranstimme und seiner virtuosen Gesangskunst auch „die Nachtigall von Neapel“ (il rosignuolo di Napoli) nannte.
rdf:langString Matteo Sassano, called Matteuccio (1667 - 15 October 1737), was a famous Italian castrato, also called "the nightingale of Naples" (il rosignuolo di Napoli) because of his extremely beautiful soprano voice and virtuoso singing.
rdf:langString Matteo Sassano (1667 - 1737), apodado Matteuccio fue llamado también El ruiseñor de Nápoles por su voz armoniosa e intensa de una belleza única. Sobresalió de entre sus virtuosos competidores por, aparte de dominar la coloratura y la técnica de respiración perfectamente, poseer el timbre de soprano más bello de entre todos los castrati. La dulzura y embrujo de su timbre le granjeó un sinnúmero de admiradores en toda Europa.
rdf:langString Matteo Sassano, detto Matteuccio (San Severo, 1667 – Napoli, 15 ottobre 1737), è stato un celebre cantante castrato italiano, di voce sopranile, soprannominato il rosignuolo di Napoli. Figlio illegittimo e cresciuto da estranei nella città natale, essendo la madre (vedova) dedita alla prostituzione, Sassano fu fatto evirare in patria, da un barbiere del posto, a causa della sua incantevole voce. Il barbiere napoletano Alessandro de Liguoro, cui fu poi affidato, lo portò con sé a Napoli. Dopo aver studiato al Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo, Matteuccio debuttò nella Cappella di Palazzo Reale. Raggiunto il successo, e grazie alla sua avvenenza, si diede a una vita libertina, collezionando avventure sentimentali con donne di alto rango. Nel 1695, sulla scia dei successi riscossi come primo soprano nella capitale del Viceregno, si trasferì a Vienna, dove fu chiamato a cantare nella Cappella Reale dell'Imperatrice, e qui la sua fama internazionale si accrebbe a dismisura, tale da farne un uomo tanto elegante, bello e affascinante quanto superbo, spavaldo e arrogante. Tornato presto a Napoli, dopo aver insultati alcuni membri dell'aristocrazia ed essersi rifiutato di obbedire agli ordini del viceré, questi lo condannò alla prigione, che peraltro evitò grazie all'indulgenza della viceregina. Tra il 1698 e il 1700 fu a servizio della corte di Spagna a Madrid, dove il suo canto fuori dell'ordinario ebbe funzione terapeutica per re Carlo II, afflitto da depressione. Fu poi al servizio della duchessa di Medinacoeli, ambasciatrice spagnola a Roma, quindi dell'imperatore d'Austria Giuseppe II. Si esibì nei teatri fino al 1708; sembra che la sua ultima apparizione in palcoscenico sia legata al Fratricida innocente di Antonio Lotti, rappresentato a Bologna quell'anno. In seguito, rientrato a Napoli e fatto marchese, si dedicò esclusivamente alla Cappella Reale. Una testimonianza del suo tempo ci informa che vicino a morire, nonostante l'età non più giovane, egli «era solito per mera sua devozione, cantare in chiesa ogni giorno di sabato. Questo valent'uomo [...] aveva una voce sì florida e così chiara, e cantava in qualunque metodo con tanta flessibilità ed agilità, che ogni ascoltante, non vedendolo, lo credeva un giovine nel fior degli anni».
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