MacCormack method

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In computational fluid dynamics, the MacCormack method is a widely used discretization scheme for the numerical solution of hyperbolic partial differential equations. This second-order finite difference method was introduced by Robert W. MacCormack in 1969. The MacCormack method is elegant and easy to understand and program. rdf:langString
Il metodo di MacCormack è un metodo numerico alle differenze finite e viene impiegato per la soluzione di equazioni o sistemi di equazioni differenziali alle derivate parziali iperboliche. Lo schema numerico è utilizzato in fluidodinamica computazionale per la risolvere le leggi di conservazione, ha una precisione del secondo ordine sia nel tempo che nello spazio. Il suo stencil spaziale è di tipo simmetrico, mentre l'avanzamento temporale è di tipo esplicito, essendo la soluzione al tempo nuovo dipendente soltanto dalle proprietà spaziali al tempo vecchio. Il metodo prende il nome dal suo ideatore Robert W. MacCormack, che lo pubblicò per la prima volta nel 1969. Si tratta di un metodo semplice, computazionalmente veloce, ma che introduce non trascurabili errori di dispersione nelle regio rdf:langString
rdf:langString Metodo di MacCormack
rdf:langString MacCormack method
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rdf:langString In computational fluid dynamics, the MacCormack method is a widely used discretization scheme for the numerical solution of hyperbolic partial differential equations. This second-order finite difference method was introduced by Robert W. MacCormack in 1969. The MacCormack method is elegant and easy to understand and program.
rdf:langString Il metodo di MacCormack è un metodo numerico alle differenze finite e viene impiegato per la soluzione di equazioni o sistemi di equazioni differenziali alle derivate parziali iperboliche. Lo schema numerico è utilizzato in fluidodinamica computazionale per la risolvere le leggi di conservazione, ha una precisione del secondo ordine sia nel tempo che nello spazio. Il suo stencil spaziale è di tipo simmetrico, mentre l'avanzamento temporale è di tipo esplicito, essendo la soluzione al tempo nuovo dipendente soltanto dalle proprietà spaziali al tempo vecchio. Il metodo prende il nome dal suo ideatore Robert W. MacCormack, che lo pubblicò per la prima volta nel 1969. Si tratta di un metodo semplice, computazionalmente veloce, ma che introduce non trascurabili errori di dispersione nelle regioni caratterizzate da gradienti elevati (fenomeno di Gibbs).
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