Lucio Bini
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Ο Λούτσιο Μπίνι (ιταλ: Lucio Bini) (Ρώμη, 18 Σεπτεμβρίου 1908 - Ρώμη, 15 Αυγούστου 1964) υπήρξε ένας Ιταλός ψυχίατρος και καθηγητής στο Πανεπιστήμιο La Sapienza της Ρώμης. Μαζί με τον Ούγκο Τσερλέτι, επινόησαν την ηλεκτροσπασμοθεραπεία.
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Lucio Bini (1908 – 1964) was an Italian psychiatrist and professor at the University of Rome La Sapienza, Italy. Together with Ugo Cerletti, a neurophysiologist and a psychiatrist, he researched and discovered the method of electroconvulsive therapy, a type of shock therapy for mental diseases.
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Lucio Bini (Roma, 18 settembre 1908 – Roma, 15 agosto 1964) è stato un neurologo italiano. Il nome di Lucio Bini è ricordato insieme a quello di Ugo Cerletti per la scoperta dell'elettroshock (1938). Data la scarsa dimestichezza pratica con l'elettricità, Cerletti affidò a Bini il compito di costruire una macchina capace di garantire i massimi sistemi di sicurezza nell'uso della corrente elettrica.
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Λούτσιο Μπίνι
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Lucio Bini
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Lucio Bini
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卢西奥·比尼
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Lucio Bini
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Lucio Bini
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1908
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1964
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Psychiatrist, professor
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Ο Λούτσιο Μπίνι (ιταλ: Lucio Bini) (Ρώμη, 18 Σεπτεμβρίου 1908 - Ρώμη, 15 Αυγούστου 1964) υπήρξε ένας Ιταλός ψυχίατρος και καθηγητής στο Πανεπιστήμιο La Sapienza της Ρώμης. Μαζί με τον Ούγκο Τσερλέτι, επινόησαν την ηλεκτροσπασμοθεραπεία.
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Lucio Bini (1908 – 1964) was an Italian psychiatrist and professor at the University of Rome La Sapienza, Italy. Together with Ugo Cerletti, a neurophysiologist and a psychiatrist, he researched and discovered the method of electroconvulsive therapy, a type of shock therapy for mental diseases.
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Lucio Bini (Roma, 18 settembre 1908 – Roma, 15 agosto 1964) è stato un neurologo italiano. Il nome di Lucio Bini è ricordato insieme a quello di Ugo Cerletti per la scoperta dell'elettroshock (1938). Data la scarsa dimestichezza pratica con l'elettricità, Cerletti affidò a Bini il compito di costruire una macchina capace di garantire i massimi sistemi di sicurezza nell'uso della corrente elettrica. Sempre a Bini, inoltre, si deve il cosiddetto (1947), per cui ai pazienti più refrattari agli effetti positivi della cura veniva praticata una sequenza di elettroshock fino alla pressoché totale perdita della memoria a cui sarebbe seguita anche l'amnesia dei complessi patologici.
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