Kammermohr
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Als Kammermohr (oder Hofmohr) bezeichnete man im deutschen Sprachraum ab dem 18. Jahrhundert bei Hofe einen Hausdiener schwarzer Hautfarbe.
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Kammermohr (or Hofmohr; pl. Kammermohren) was a German-speaking term since the 18th century for a court servant of black skin colour, which had by that time long been a common feature in European courts.
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Kammermohr (ou Hofmohr; pl. Kammermohren) era um termo falado em alemão desde o século XVIII para um servente da corte de cor de pele negra, que naquela época era uma característica comum nas cortes europeias .
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Kammermohr eller Hofmohr, i Sverige kallad morian, var benämningen på en hovtjänare med svart hudfärg i det tidigmoderna Europa. Titeln Kammermohr var det namn som användes om dessa personer i tyskspråkiga länder, där det först noteras i ett hovprotokoll i Sachsen 1747, men denna tjänst fanns vid hov över hela Europa under 1500- och 1700-talen. Hovmorianerna fördes till Europa från Afrika, Amerika eller Orienten under den transatlantiska slavhandeln, och blev moderna att ha som statusmarkör för kungliga, furstliga och adliga personer samt för kyrkliga dignitärer. De symboliserade status, prestige, en luxuös livsstil och furstens världsvida kontakter. I Sverige är Gustav Badin det bästa exemplet på en sådan person.
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Col termine tedesco di Kammermohr (o Hofmohr, in italiano "moro da camera") nel XVIII secolo si indicavano dei servi di pelle scura che erano al servizio nelle corti o presso personalità di rilievo dell'aristocrazia o della chiesa in Europa. Questi uomini erano perlopiù schiavi provenienti dall'Oriente, dall'Africa e dall'America dove venivano recuperati o deportati. Il termine venne per la prima volta ufficialmente utilizzato nell’Hofprotokoll nel 1747 nel Codex Augusteus sassone. Tra i più noti mori da camera ricordiamo Anton Wilhelm Amo, , Ignatius Fortuna ed .
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Als Kammermohr (oder Hofmohr) bezeichnete man im deutschen Sprachraum ab dem 18. Jahrhundert bei Hofe einen Hausdiener schwarzer Hautfarbe.
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Kammermohr (or Hofmohr; pl. Kammermohren) was a German-speaking term since the 18th century for a court servant of black skin colour, which had by that time long been a common feature in European courts.
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Col termine tedesco di Kammermohr (o Hofmohr, in italiano "moro da camera") nel XVIII secolo si indicavano dei servi di pelle scura che erano al servizio nelle corti o presso personalità di rilievo dell'aristocrazia o della chiesa in Europa. Questi uomini erano perlopiù schiavi provenienti dall'Oriente, dall'Africa e dall'America dove venivano recuperati o deportati. Il termine venne per la prima volta ufficialmente utilizzato nell’Hofprotokoll nel 1747 nel Codex Augusteus sassone. Il moro da camera era spesso vestito con una livrea sgargiante e serviva direttamente il proprio padrone fosse esso un sovrano, un dignitario ecclesiastico o un ricco mercante, dal quale egli era ostentato come oggetto di prestigio esotico e simbolo del proprio potere e della propria influenza. Avere un servo di colore nella propria casa era anche un sintomo di ricchezza e lusso, anche come simbolo che il suo proprietario aveva contatti commerciali e relazioni diplomatiche col resto del mondo, con luoghi anche molto lontani dalla società europea. Questo era il motivo per cui spesso i grandi dignitari si facevano dipingere nei loro ritratti ufficiali accompagnati da questi mori. Tale pratica divenne particolarmente in uso presso le grandi potenze coloniali come ad esempio la Gran Bretagna, e la Francia e declinò con la fine del XVIII secolo col farsi strada degli ideali della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino della Rivoluzione francese e l'abolizione della schiavitù. L'uso di avere schiavi di colore al proprio servizio per definire il proprio status riuscì a permanere ancora sino alla seconda metà dell'Ottocento solo negli Stati Confederati d'America ed in pochi altri stati che ancora perseguivano lo schiavismo. La pratica è celebrata anche nel film Via col vento del 1939. Tra i più noti mori da camera ricordiamo Anton Wilhelm Amo, , Ignatius Fortuna ed .
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Kammermohr (ou Hofmohr; pl. Kammermohren) era um termo falado em alemão desde o século XVIII para um servente da corte de cor de pele negra, que naquela época era uma característica comum nas cortes europeias .
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Kammermohr eller Hofmohr, i Sverige kallad morian, var benämningen på en hovtjänare med svart hudfärg i det tidigmoderna Europa. Titeln Kammermohr var det namn som användes om dessa personer i tyskspråkiga länder, där det först noteras i ett hovprotokoll i Sachsen 1747, men denna tjänst fanns vid hov över hela Europa under 1500- och 1700-talen. Hovmorianerna fördes till Europa från Afrika, Amerika eller Orienten under den transatlantiska slavhandeln, och blev moderna att ha som statusmarkör för kungliga, furstliga och adliga personer samt för kyrkliga dignitärer. De symboliserade status, prestige, en luxuös livsstil och furstens världsvida kontakter. I Sverige är Gustav Badin det bästa exemplet på en sådan person.
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