John Morosini
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Joan o Giovanni Morosini (Venècia, mitjan segle x - a l'entorn del 1012), fou un noble venecià, després monjo benedictí i fundador del monestir de San Giorgio Maggiore. És venerat com a beat per l'Església catòlica. Entre els seus deixebles hi ha Gerard Sagredo, després evangelitzador d'Hongria. Queden molt pocs els fons documentaris quant a la seva gestió del monestir, i per això només es pot estimar la seva mort a l'entorn de l'any 1012.
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The Blessed John Morosini, O.S.B., († 1012) was a Venetian abbot, who founded the noted Monastery of St. George in that city. Morosoni was born in Venice and was a member of the illustrious Morosini family who played a significant role in the history of the city. At least one Morosini was elected as a Doge of Venice. Little more is known of his personal life, other than that he became a Benedictine monk at the famous Monastery of Saint-Michel-de-Cuxa in the eastern Pyrenees of southern France. It was a major center of monastic reform during the 10th century.
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Giovanni Morosini (... – 1012 circa) è stato un abate italiano, importante figura politica della Venezia del X secolo. È uno dei primi esponenti noti della famiglia Morosini. Stretto collaboratore del doge Pietro I Orseolo (di cui era genero), ebbe anche rapporti con Romualdo di Ravenna e l'abate Guarino di San Michele di Cuxà, l'uno esponente del tradizionale anacoretismo, l'altro fautore delle nuove tendenze cluniacensi.
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Joan Morosini
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John Morosini
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Giovanni Morosini
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Joan o Giovanni Morosini (Venècia, mitjan segle x - a l'entorn del 1012), fou un noble venecià, després monjo benedictí i fundador del monestir de San Giorgio Maggiore. És venerat com a beat per l'Església catòlica. De la noble família veneciana dels , es crià a Venècia i es casà amb una de les filles del dux Pere I Orsèol. Arran de la visita a Venècia del monjo Garí, abat de Sant Miquel de Cuixà, va formar part del grup de nobles que, en una crisi espiritual, va fer-se monjos anacoretes. Així, una nit del 961, Morosini, amb el dux Pere Orsèol, Giovanni Gradenigo, Romuald de Ravenna i l'eremita Marí van abandonar Venècia, deixant-ho tot, per fer-se monjos. Van anar al monestir de Cuixà, al Conflent català, on vestiren l'hàbit benedictí i, després d'un any de noviciat, es retiraren a un eremitori, on van viure sota la direcció espiritual de Romuald. El 982 va tornar a Venècia amb la intenció de fundar-hi un monestir de l'orde benedictí. Demanà a la ciutat i al dux Tribuno Memmo l'illa de Sant Jordi (Isola San Giorgio), on llavors només hi havia pantans, i la hi cediren. Morosini va fer assecar i sanejar els terrenys i hi instal·là el cenobi. Va convertir-se en el primer abat del monestir nou. Molts joves venecians s'uniren a la comunitat i hi anà també el mateix dux Memmo. La fundació d'aquest monestir no posà fi als conflictes interns de Venècia. Domenico Moresini va ser assassinat pels . Els Morosini van venjar-se amb el saqueig dels palaus dels Coloprini. Entre els seus deixebles hi ha Gerard Sagredo, després evangelitzador d'Hongria. Queden molt pocs els fons documentaris quant a la seva gestió del monestir, i per això només es pot estimar la seva mort a l'entorn de l'any 1012.
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The Blessed John Morosini, O.S.B., († 1012) was a Venetian abbot, who founded the noted Monastery of St. George in that city. Morosoni was born in Venice and was a member of the illustrious Morosini family who played a significant role in the history of the city. At least one Morosini was elected as a Doge of Venice. Little more is known of his personal life, other than that he became a Benedictine monk at the famous Monastery of Saint-Michel-de-Cuxa in the eastern Pyrenees of southern France. It was a major center of monastic reform during the 10th century. In AD 982 Morosoni returned to his native city and requested of the current Doge, Tribuno Memmo, that the island of San Giorgio Maggiore be granted to him for the establishment of a monastery there. Memmo granted his request and filled in more land on the island to provide the foundations for the monastic complex. He died in 1012. His cultus was never formally approved, but for centuries he has been traditionally referred to as "Blessed" within the Benedictine Order. His feast day is observed on February 5.
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Giovanni Morosini (... – 1012 circa) è stato un abate italiano, importante figura politica della Venezia del X secolo. È uno dei primi esponenti noti della famiglia Morosini. Stretto collaboratore del doge Pietro I Orseolo (di cui era genero), ebbe anche rapporti con Romualdo di Ravenna e l'abate Guarino di San Michele di Cuxà, l'uno esponente del tradizionale anacoretismo, l'altro fautore delle nuove tendenze cluniacensi. Il 3 settembre 978 si associò al suocero, al nipote di questi Giovanni Gradenigo, a Romualdo e all'eremita Marino e lasciò Venezia al seguito di Guarino. Questa "fuga" fu dettata non solo da esigenze spirituali, ma anche dalla difficile situazione politica: in quegli anni i , famiglia legata a Ottone II e imparentata con i Candiano, erano in lotta con i Morosini, vicini agli Orseolo e filobizantini; dopo la tragica fine di Pietro IV Candiano (976), l'alleanza del Ducato con l'Impero si interruppe, ma la partenza del doge Orseolo permise di ristabilire i rapporti con il Regnum grazie all'elezione di un altro Candiano, Vitale. Dopo una sosta all'abbazia di Sant'Ilario, attraversarono le Alpi e raggiunsero San Michele di Cuxà. I cinque non aderirono ai nuovi ideali cluniacensi che Guarino aveva diffuso presso il monastero, ma preferirono l'eremitaggio. Morosini, dal canto suo, trascorse circa un anno nel romitorio di per poi vivere in comunità a Cuxà. Dopo l'abdicazione di Vitale Candiano le fazioni riuscirono a raggiungere un accordo ed elessero doge Tribuno Memmo. Il nuovo clima di distensione permisero al Morosini di rientrare in patria nel 982. Nel giro di qualche mese ottenne dalla stessa famiglia Memmo l'isola di San Giorgio Maggiore per fondare presso la chiesa ivi esistente un monastero benedettino. La storiografia vede in quest'atto il tentativo di riconciliare le varie fazioni aristocratiche con il consenso del patriarca di Grado Vitale Candiano. Il 20 dicembre 982, nel palazzo ducale, tre vescovi e quasi sessanta testimoni provenienti dalle più importanti famiglie veneziane sottoscrissero l'atto di fondazione del cenacolo, nominando il Morosini abate. Della sua attività a San Giorgio si hanno, tuttavia, pochissime notizie. La fondazione del monastero, in ogni caso, non portò alla riappacificazione: come riferisce Giovanni Diacono, l'uccisione di Domenico Morosini ad opera dei Coloprini provocò l'intervento di Ottone II a favore di questi ultimi, arrivando ad assediare Venezia e ad imporvi un blocco navale e commerciale. Solo dopo la morte dell'imperatore fu raggiunta una nuova pace, ma i Morosini si sarebbero vendicati alla prima occasione.
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