Don Checco

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Don Checco és una òpera en dos actes amb música de Nicola de Giosa sobre un llibret d'. Va ser estrenada l'11 de juliol de 1850 al Teatro Nuovo de Nàpols. Don Checco va ser una obra mestra de De Giosa i un dels èxits més grans en la història de l'òpera buffa napolitana. rdf:langString
Don Checco is an opera in two acts composed by Nicola De Giosa to a libretto by Almerindo Spadetta. It premiered on 11 July 1850 at the Teatro Nuovo in Naples. Don Checco was De Giosa's masterpiece and one of the last great successes in the history of Neapolitan opera buffa. rdf:langString
Don Checco è un'opera in due atti composta da Nicola De Giosa su libretto di Almerindo Spadetta. Ha debuttato l'11 luglio 1850 al Teatro Nuovo di Napoli. Don Checco è considerato il capolavoro di De Giosa e uno degli ultimi grandi successi della storia dell'”opera buffa” napoletana.Ambientato in una locanda di un paesino vicino a Napoli, la storia dell'opera ha i tipici elementi del genere dell'opera buffa napoletana: giovani amanti in difficoltà, inganni, confusione di identità e un lieto fine. Il suo protagonista è l’ospite di una locanda, Don Checco Cerifoglio, un anziano signore indebitato e in fuga dall'ufficiale giudiziario del misterioso Conte de’ Ridolfi. L'opera ebbe una prima serie di 98 rappresentazioni al Teatro Nuovo e fu regolarmente rappresentata in numerosi teatri d'opera i rdf:langString
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rdf:langString Don Checco Cerifoglio, the opera's protagonist
rdf:langString Italian
xsd:date 1850-07-11
rdf:langString Teatro Nuovo, Naples
rdf:langString Don Checco és una òpera en dos actes amb música de Nicola de Giosa sobre un llibret d'. Va ser estrenada l'11 de juliol de 1850 al Teatro Nuovo de Nàpols. Don Checco va ser una obra mestra de De Giosa i un dels èxits més grans en la història de l'òpera buffa napolitana. L'acció es desenvolupa en una fonda de poble propera a Nàpols i conté elements habituals de l'òpera buffa napolitana: joves amants que han de fer front a dificultats, enganys, identitats fingides i un final feliç. El seu protagonista, un convidat a la fonda, és Don Checco Cerifoglio, un ancià profundament endeutat i que fuig de l'algutzir del misteriós Comte de Ridolfi. L'òpera es va representar 98 vegades al Teatro Nuovo a la seva presentació i va ser produïda regularment en nombrosos teatres d'òpera d'Itàlia i fora Itàlia al llarg de quatre dècades. Després d'anys d'oblit, va ser reestrenada el 2014 en una coproducció del Teatro San Carlo de Nàpols i del de la ciutat italiana de Martina Franca.
rdf:langString Don Checco is an opera in two acts composed by Nicola De Giosa to a libretto by Almerindo Spadetta. It premiered on 11 July 1850 at the Teatro Nuovo in Naples. Don Checco was De Giosa's masterpiece and one of the last great successes in the history of Neapolitan opera buffa. Set in a village inn near Naples, the opera's story has the usual elements of the Neapolitan opera buffa genre—young lovers in difficulty, deceptions, mistaken identities, and a happy ending. Its protagonist and a guest at the inn is Don Checco Cerifoglio, an elderly gentleman deep in debt and fleeing the bailiff of the mysterious Count de Ridolfi. The opera had an initial run of 98 performances at the Teatro Nuovo and was regularly produced in numerous opera houses in Italy and abroad over the next four decades. After years of neglect, it was revived in 2014 in a co-production by the Teatro San Carlo in Naples and the Festival della Valle d'Itria in Martina Franca.
rdf:langString Don Checco è un'opera in due atti composta da Nicola De Giosa su libretto di Almerindo Spadetta. Ha debuttato l'11 luglio 1850 al Teatro Nuovo di Napoli. Don Checco è considerato il capolavoro di De Giosa e uno degli ultimi grandi successi della storia dell'”opera buffa” napoletana.Ambientato in una locanda di un paesino vicino a Napoli, la storia dell'opera ha i tipici elementi del genere dell'opera buffa napoletana: giovani amanti in difficoltà, inganni, confusione di identità e un lieto fine. Il suo protagonista è l’ospite di una locanda, Don Checco Cerifoglio, un anziano signore indebitato e in fuga dall'ufficiale giudiziario del misterioso Conte de’ Ridolfi. L'opera ebbe una prima serie di 98 rappresentazioni al Teatro Nuovo e fu regolarmente rappresentata in numerosi teatri d'opera in Italia e all'estero nei successivi quattro decenni. Dopo anni di abbandono, è stata ripresa nel 2014 in una coproduzione del Teatro San Carlo di Napoli e del Festival della Valle d'Itria di Martina Franca. Don Checco è la quinta opera di De Giosa. Almerindo Spadetta, avvocato di formazione e prolifico librettista per vocazione, aveva anche scritto il libretto per la seconda opera di De Giosa, Elvina, un'opera semiseria che debuttò a Napoli nel 1845. In ‘’Don Checco’’, come nella maggior parte delle opere buffe napoletane del periodo, i dialoghi e le arie dei personaggi principali sono in napoletano. Il successo o il fallimento dello spettacolo dipendeva spesso dall'abilità del basso buffo che interpretava il ruolo protagonista e che improvvisava molte delle sue parti, a volte rivolgendosi direttamente al pubblico. Il Don Checco di De Giosa era Raffaele Casaccia, un veterano dei teatri d'opera napoletani famoso per le sue interpretazioni comiche. Due degli altri ruoli chiave di basso buffo, Bartolaccio e Succhiello (i principali antagonisti di Don Checco), furono interpretati da Giuseppe Fioravanti e suo figlio Valentino. Come il Casaccia, erano entrambi i punti fermi del cast del Teatro Nuovo di Napoli. Lo storico della musica Sebastian Werr ha sottolineato che il povero Don Checco, che inizialmente ottiene gratuitamente vitto e alloggio alla locanda attraverso un inganno e alla fine vede perdonati i suoi debiti, può essere visto come la realizzazione di un sogno per il pubblico del Teatro Nuovo. Questo era infatti formato per lo più della classe media e medio-bassa napoletana che si guadagnava a malapena da vivere. Secondo Werr, il finale, inno all'indebitamento di Don Checco, è anche un'affermazione dell'idea, “spesso vista come tipicamente napoletana, che una certa sfacciataggine è necessaria per cavarsela nella vita.” Manifesto per una recita di Don Checco al Teatro San Ferdinando nel 1902
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