Constitutional Arch

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«Конституционная арка» (итал. Arco costituzionale) — итальянский политический термин 60-х и 70-х годов XX века, обозначающий политические партии страны, которые принимали непосредственное участие в разработке и утверждении Конституции 1948 года, и являлись ведущими политическими силами Италии до начала 90-х годов. rdf:langString
The term Constitutional arch (Italian: Arco costituzionale) was used in the post-war Italian political discourse to describe the parties that had taken part in the drafting and approval of the Italian Constitution, and which persisted as a loose coalition on certain policymaking issues. The concept became prominent after the fall of the controversial Tambroni Cabinet in 1960, and was used throughout the 1960s and 1970s. rdf:langString
L'espressione arco costituzionale fu ideata e usata nel dibattito politico italiano degli anni sessanta e settanta per indicare i partiti politici italiani che erano stati protagonisti della redazione e dell'approvazione della Costituzione del 1948.L'arco costituzionale includeva pertanto Democrazia Cristiana, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista Italiano, Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Liberale Italiano e Partito Repubblicano Italiano; quindi, tra i principali partiti dell'ultimo dopoguerra, ne restavano esclusi il Movimento Sociale Italiano (ancora non MSI-DN) che non ebbe parlamentari alla Costituente e non condivideva i valori dell'antifascismo contenuti nella Costituzione stessa, e il Partito Nazionale Monarchico, che insieme a partiti conservatori d'ispira rdf:langString
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rdf:langString The term Constitutional arch (Italian: Arco costituzionale) was used in the post-war Italian political discourse to describe the parties that had taken part in the drafting and approval of the Italian Constitution, and which persisted as a loose coalition on certain policymaking issues. According to historian Claudio Pavone the arch was the informal heir to the National Liberation Committee, which had been established in 1943 to represent the anti-fascist parties that would go on to form the political leadership of post-war Italy. Even if the left-wing Socialist and Communist parties had been expelled from the government coalition in 1947 the anti-fascist arch survived as a consensus on parliamentary institutions and the exclusion of the neo-fascist Italian Social Movement from government roles and political influence. The concept became prominent after the fall of the controversial Tambroni Cabinet in 1960, and was used throughout the 1960s and 1970s. The arch included the Christian Democracy, the Italian Communist Party, the Italian Socialist Party and its splinter Italian Democratic Socialist Party, the Italian Liberal Party, and the Italian Republican Party. These were all the major parties at the time with the exception of the Monarchist National Party and the Italian Social Movement. The Action Party, which had a significant role in the resistance movement and contributed to the works of the Constituent Assembly, disbanded in 1947 and is thus not included in the definition. The main effect was to establish an asymmetry between the two wings of the opposition. While the Communist Party was effectively excluded from government posts and hypothetical coalitions until its dissolution in 1991 it nonetheless played an important role in policymaking through its participation in parliamentary committees and local administrations, while neo-fascists were consistently marginalised in political life. One of the last overt expressions of the constitutional arch was the election of former partisan leader Sandro Pertini as President of the Republic in 1978, with the largest majority in a presidential vote in Italian history. The constitutional arch was challenged in the late 1970s by Bettino Craxi, the new leader of the Socialist Party, who demanded sweeping constitutional reforms, an option hitherto rejected by major parties, and offered the chairmanship of the Board of Elections of the Chamber of Deputies to the Italian Social Movement. The arch finally ended in the early 1990s, with the collapse of all of its member parties and the decision of Silvio Berlusconi to found the Pole of Good Government, a coalition that included the Italian Social Movement and its post-fascist successors.
rdf:langString L'espressione arco costituzionale fu ideata e usata nel dibattito politico italiano degli anni sessanta e settanta per indicare i partiti politici italiani che erano stati protagonisti della redazione e dell'approvazione della Costituzione del 1948.L'arco costituzionale includeva pertanto Democrazia Cristiana, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista Italiano, Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Liberale Italiano e Partito Repubblicano Italiano; quindi, tra i principali partiti dell'ultimo dopoguerra, ne restavano esclusi il Movimento Sociale Italiano (ancora non MSI-DN) che non ebbe parlamentari alla Costituente e non condivideva i valori dell'antifascismo contenuti nella Costituzione stessa, e il Partito Nazionale Monarchico, che insieme a partiti conservatori d'ispirazione monarchica sarebbe poi confluito nell'MSI. Secondo Claudio Pavone l'arco costituzionale fu l'erede del sistema di governo del CLN, mantenendone per lungo tempo la struttura anche dopo l'estromissione delle sinistre dal governo nel 1947; la concezione dell'arco costituzionale fu anche uno dei punti di appoggio usati come motivazione, durante gli anni di piombo, dai quei politici che chiedevano un governo di unità nazionale, che includesse quindi il PCI a pieno titolo nella guida del paese. Altri partiti, con significativo seguito popolare, che non fecero parte dell'arco costituzionale e inseriti nel dibattito parlamentare del periodo citato furono: Fronte dell'Uomo Qualunque, Partito Radicale e Democrazia Proletaria. L'arco costituzionale ebbe l'effetto di creare una asimmetria tra le maggiori forze di opposizione di sinistra (PCI, incluse nell'arco costituzionale) e le maggiori forze di opposizione di destra (MSI, escluse dallo stesso) rispetto ai governi della Prima Repubblica, che fino alla fine degli anni settanta erano imperniati sulla DC. Infatti, osserva F. Raniolo, il PCI, nonostante fosse permanentemente all'opposizione dal 1947, era una componente attiva del processo di policy making sia a livello nazionale (in particolare durante le fasi legislative parlamentari che nelle commissioni parlamentari) che negli ambiti amministrativi locali, quali governi delle regioni, province; viceversa l'MSI più o meno ovunque era confinato ai margini della vita politica attiva. Uno degli ultimi atti di espressione politica dell'arco costituzionale fu l'elezione a presidente della repubblica di Sandro Pertini, eletto l'8 luglio 1978 con il supporto di tutto l'arco, ricevendo la più ampia maggioranza nella votazione presidenziale nella storia italiana. La politica dell'arco costituzionale venne messa in discussione, durante la VII legislatura (1976-1979) dal partito socialista, guidato da Bettino Craxi suo nuovo segretario, che iniziò a introdurre nel discorso politico la richiesta di riforme costituzionali, ipotesi fino a quel tempo sempre fermamente rigettata da ogni partito dell'arco, e fu generalmente considerata conclusa quando Craxi, durante il periodo nel quale ricopriva la carica di presidente del consiglio, si pronunciò a favore di un'ipotetica possibilità per il MSI di entrare in una coalizione di governo: in segno di distensione offrì al partito la presidenza della Giunta delle elezioni alla Camera, ma per vedere uomini del MSI al governo bisognerà aspettare il 1994, con questo partito già in piena fase di transizione verso AN.
rdf:langString «Конституционная арка» (итал. Arco costituzionale) — итальянский политический термин 60-х и 70-х годов XX века, обозначающий политические партии страны, которые принимали непосредственное участие в разработке и утверждении Конституции 1948 года, и являлись ведущими политическими силами Италии до начала 90-х годов.
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