Al-Mu'awwidhatayn

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المعوذتان هما سورتا الفلق والناس آخر سورتين في القرآن الكريم. rdf:langString
Als muʿawwidhatan (arabisch المعوّذتان, DMG al-Muʿawwiḏatān ‚Die beiden Suren des Zuflucht-Suchens (vor dem Bösen)‘) werden im Islam die beiden letzten Suren des Korans bezeichnet. Sie beginnen beide mit der Formulierung „Sag: Ich suche Zuflucht beim Herrn des … vor“. Sie werden besonders häufig rezitiert, um durch sie Schutz vor allem Schlechten zu erhalten, so z. B. dem Bösen Blick. Statt des Duals tritt der feminine Plural muʿawwidhāt u. a. besonders in der Hadith-Sammlung des Buchari auf. rdf:langString
Surah Al-Mu’awwidzat (Arab: سورة المعوذات) adalah surat yang terdiri dari surah Al-Ikhlas, Al-Falaq, dan An-Nas. Surah Al-Mu’awwidzat memiliki kedudukan yang tinggi di antara surah-surah lainnya. Di sunnahkan untuk membaca Al-Mu’awwidzat sebelum tidur.Al-Mu’awwidzat juga bisa dijadikan bacaan ‘ruqyah’ (pengobatan ala islami dengan membaca ayat-ayat Al Qur’an). rdf:langString
Verses of Refuge (Arabic: المعوذتان) (romanized: Al-Mu'awwidhatayn), sometimes translated as "Verses of Refuge", is an Arabic term referring to the last two suras (chapters) of the Qur'an, viz. Daybreak (ch. 113), and Mankind (ch. 114), which are two consecutive short prayers both beginning with the verse "Say: I seek refuge in the Lord of...". Although these two suras are separate entities in the Qur'an and also are written in the Mushaf under separate names, they are so deeply related with their contents closely resembling each other's that they have been designated by the common name 'al-Mu'awwidhatayn' (the two suras in which refuge with Allah has been sought). Imam Baihaqi in 'Dala'il an-Nubuwwah' has written that these suras were revealed together, and hence their combined name of al rdf:langString
Sure apotropaiche (in arabo: السورﺗﺎﻥ المعوذﺗﺎﻥ‎, al-sūratānī al-muʿawwadhitānī, "le due che preservano"), è il nome che si suole dare alle due ultime sure del Corano: la 113 ("Sura dell'Alba", in arabo: ﺳﻮﺭة ﺍﻟﻔﻟﻖ‎, sūrat al-falaq) e la 114 ("Sura degli Uomini", in arabo: ﺳﻮﺭة ﺍﻟﻨﺎﺱ‎, sūrat al-nās). Il loro nome deriva dalla radice araba <ʿ-w-dh>, che significa "cercare la protezione di qualcuno, cercare rifugio".Esse infatti si presentano come frasi di scongiuro suggerite da Dio agli uomini per esorcizzare malefici. Per questo, esse sono reputate capaci di costituire una valida difesa contro il malocchio e contro ogni genere di maleficio, per cui vengono spesso scritte o impiegate come amuleti, la prima contro i mali fisici, la seconda contro i mali spirituali. rdf:langString
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rdf:langString المعوذتان هما سورتا الفلق والناس آخر سورتين في القرآن الكريم.
rdf:langString Verses of Refuge (Arabic: المعوذتان) (romanized: Al-Mu'awwidhatayn), sometimes translated as "Verses of Refuge", is an Arabic term referring to the last two suras (chapters) of the Qur'an, viz. Daybreak (ch. 113), and Mankind (ch. 114), which are two consecutive short prayers both beginning with the verse "Say: I seek refuge in the Lord of...". Although these two suras are separate entities in the Qur'an and also are written in the Mushaf under separate names, they are so deeply related with their contents closely resembling each other's that they have been designated by the common name 'al-Mu'awwidhatayn' (the two suras in which refuge with Allah has been sought). Imam Baihaqi in 'Dala'il an-Nubuwwah' has written that these suras were revealed together, and hence their combined name of al-Mu'awwidhatayn. There is a Sunnah tradition from Muhammad of reading them over the sick or before sleeping and they are also considered a healing.
rdf:langString Als muʿawwidhatan (arabisch المعوّذتان, DMG al-Muʿawwiḏatān ‚Die beiden Suren des Zuflucht-Suchens (vor dem Bösen)‘) werden im Islam die beiden letzten Suren des Korans bezeichnet. Sie beginnen beide mit der Formulierung „Sag: Ich suche Zuflucht beim Herrn des … vor“. Sie werden besonders häufig rezitiert, um durch sie Schutz vor allem Schlechten zu erhalten, so z. B. dem Bösen Blick. Statt des Duals tritt der feminine Plural muʿawwidhāt u. a. besonders in der Hadith-Sammlung des Buchari auf.
rdf:langString Surah Al-Mu’awwidzat (Arab: سورة المعوذات) adalah surat yang terdiri dari surah Al-Ikhlas, Al-Falaq, dan An-Nas. Surah Al-Mu’awwidzat memiliki kedudukan yang tinggi di antara surah-surah lainnya. Di sunnahkan untuk membaca Al-Mu’awwidzat sebelum tidur.Al-Mu’awwidzat juga bisa dijadikan bacaan ‘ruqyah’ (pengobatan ala islami dengan membaca ayat-ayat Al Qur’an).
rdf:langString Sure apotropaiche (in arabo: السورﺗﺎﻥ المعوذﺗﺎﻥ‎, al-sūratānī al-muʿawwadhitānī, "le due che preservano"), è il nome che si suole dare alle due ultime sure del Corano: la 113 ("Sura dell'Alba", in arabo: ﺳﻮﺭة ﺍﻟﻔﻟﻖ‎, sūrat al-falaq) e la 114 ("Sura degli Uomini", in arabo: ﺳﻮﺭة ﺍﻟﻨﺎﺱ‎, sūrat al-nās). Il loro nome deriva dalla radice araba <ʿ-w-dh>, che significa "cercare la protezione di qualcuno, cercare rifugio".Esse infatti si presentano come frasi di scongiuro suggerite da Dio agli uomini per esorcizzare malefici. Per questo, esse sono reputate capaci di costituire una valida difesa contro il malocchio e contro ogni genere di maleficio, per cui vengono spesso scritte o impiegate come amuleti, la prima contro i mali fisici, la seconda contro i mali spirituali. La sura dell'Alba consta di 5 versetti, quella degli Uomini di 6, e la tradizione vuole che esse siano state dettate da Dio a Maometto in un momento in cui questi era sotto il malefico influsso di un sortilegio effettuato da Labid (un poeta, all'epoca ancora non convertito all'islam) mediante una corda in cui sarebbero stati fatti 11 nodi. Alla recitazione di ogni versetto si scioglieva uno dei nodi, e alla fine il Profeta si trovò completamente libero da ogni influsso negativo. La pratica di magia simpatica che attua un maleficio per mezzo di nodi viene esplicitamente evocata dal 4° versetto della sura dell'Alba, che parla di "quelle che soffiano sui nodi". Secondo la tradizione, le due sure sarebbero entrambe meccane, e per la precisione la ventesima e la ventunesima nell'ordine della rivelazione; sono state relegate in fondo al Corano quando venne messo per iscritto, perché si seguì il principio di porre al principio le più lunghe e alla fine le più brevi (un ordine peraltro non del tutto rigido: infatti queste sure non sono le più brevi in assoluto: la 103, la 108 e la 110 sono di soli 3 versetti, mentre la 106 e la 110 sono di 4).
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